Il progetto sociale


Il dopo di noi, durante noi

La fragilità dei propri figli, la preoccupazione per il loro futuro, la volontà di trovare nell’oggi una risposta ai problemi che rendono incerto il domani senza genitori. È la condivisione di queste esigenze ad aver spinto alcune famiglie a inventare il progetto “Abitiamo il futuro“, seminato come un germoglio per la crescita di una comunità in cui figli e genitori possano trovare risposta ai propri bisogni presenti e futuri.

L’esperienza di solidarietà che queste famiglie hanno maturato nel corso di una lunga militanza nel volontariato le ha portate a immaginare una “grande casa” che accolga l’abitare congiunto di famiglie e figli. La nuova struttura avrebbe permesso a ogni abitante di avviare o mantenere la propria vita in autonomia con minore preoccupazione, grazie al servizio di mutua assistenza fornito dalla rete solidale di famiglie e dalle caratteristiche del nuovo insediamento, studiate a partire dalle situazioni individuali di ognuno dei nuovi abitanti.

Proprio allo scopo di permettere l’avvio di percorsi abilitanti a beneficio dei figli portatori di fragilità, sono stati previsti nel progetto degli spazi di servizio dove organizzare e sviluppare attività diurne collettive e individuali proprio al fine di accrescere capacità relazionali, competenze e abilità.

Gli obiettivi del progetto sociale sono:

  1. Favorire l’inclusione e l’autonomia di persone fragili e disabili in comunità di abitanti attraverso la creazione di una struttura residenziale che ne supporti il progressivo distacco dal contesto famigliare e promuovere l’originalità di questo modello abitativo.
  2. Sviluppare programmi di accrescimento della consapevolezza, di abilitazione e di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile da parte di soggetti fragili.
  3. Organizzare attività di animazione culturale aperte al territorio, che fungano da percorsi di avvicinamento a questo nuovo modello di “abitare solidale”, permettendo un ricambio graduale della popolazione residente senza che venga meno il principio del “mutuo aiuto”, posto alla base del progetto.
  4. Offrire una soluzione abitativa a persone in situazione di bisogno, che permetta di beneficiare del clima di cura e di rispetto reciproco favorendo il reinserimento e la ripresa.
  5. Promuovere la diffusione di una cultura che difenda e promuova i diritti delle persone con disabilità.